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L’atelier dei cappelli

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I cappelli della collezione Autunno-Inverno 1957, appesi alle pareti dello studio creativo.

“Madame Bricard è una di quelle persone, sempre più rare, che fanno dell’eleganza la propria ragione di vita”
Christian Dior, Christian Dior, 1956
SLIDE 2 Christian Dior et Mitzah Bricard Maywald

Nel suo ufficio, Christian Dior seleziona una serie di cravatte assieme alla sua fedele consulente e musa Mizza Bricard.

Mizza Bricard era un’amica intima di Christian Dior, che aveva lavorato in precedenza per la Maison Molyneux. Grande amante dei fiori e incarnazione della raffinatezza, “Madame Bricard è una di quelle persone, sempre più rare, che fanno dell’eleganza la propria ragione di vita”, scrisse lo stilista nelle sue memorie.

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Mizza Bricard, intorno all’anno 1949.

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L’état-major

Madame Bricard, Madame Raymonde e Madame Marguerite costituivano l’état-major, lo stato maggiore dello studio di Christian Dior, senza le quali lo stilista non poteva lavorare. Erano le prime a vedere le centinaia di schizzi con cui Monsieur Dior tornava dal suo isolamento in campagna, i semi di quella che sarebbe successivamente divenuta la collezione.

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Christian Dior, seduto al centro, in compagnia di Mizza Bricard e Raymonde Zehnacker (entrambe alla sua destra). Stanno esaminando attentamente una creazione su cui Madame Marguerite sta apportando delle alterazioni durante una sessione di prova per la collezione Autunno-Inverno 1957, nel salone delle presentazioni.

Nel 1947 i cappelli venivano disegnati da Maud Roser, finché l’anno successivo non fu creato uno speciale atelier per i cappelli all’interno del palazzo, sotto la direzione di Mizza Bricard. Gli schizzi di Christian Dior contenevano spesso già un accenno alla forma di queste creazioni, perché per lui i cappelli erano l’elemento che “equilibrava le proporzioni”. È per questo motivo che lo stilista, la cui carriera era cominciata nel 1935 proprio nelle vesti di illustratore di cappelli, credeva fermamente che nessuna collezione potesse essere presentata senza di essi.

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Mizza Bricard seleziona un cappello per una delle mise della collezione Haute Couture Primavera-Estate 1957, sotto lo sguardo vigile di Christian Dior.

Lunghe conversazioni avevano luogo con Madame Bricard di fronte alle “sparteries”, gli oggetti di sparteria che, come le tele per gli abiti, servivano a creare la forma iniziale dei cappelli prima che venissero definiti i dettagli.

30 Avenue Montaigne

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