Fidélité
Collezione Haute Couture Autunno-Inverno 1949, linea Milieu du siècle
Non appena l’abito da sposa fa la sua comparsa, è sempre un momento di grande intensità. Segna la conclusione dello spettacolo ancora prima degli applausi del pubblico.
“È già arrivato l’abito da sposa? Stento a crederci. Non appena abbandona la scena, il mondo intero sembra ergersi in piedi. […] Il pubblico si divide in gruppetti, alcuni annuiscono, altri discorrono di un particolare argomento. Il piccolo universo dell’haute couture si ritrova riunito nello stesso luogo.” Christian Dior et moi, Christian Dior
Nel XIX secolo gli abiti da sposa dovevano essere di colore bianco in segno di purezza, ma gli stilisti del XX secolo, inclusi i Direttori creativi di Dior, si distanziarono progressivamente da questo dettame.
L’abito da sposa è sempre stato investito di un’aura di superstizione, sia per la modella che lo indossa che per le petites mains che lo confezionano. La prima crede di essere infelicemente destinata a restare nubile, mentre le seconde, che lo considerano un buon auspicio, sperano di trovare marito l’anno seguente.
“Le sarte che lavorano all’abito cuciono una ciocca dei loro capelli all’interno dell’orlo, con l’auspicio di trovare marito l’anno successivo. Le modelle, invece, temono che porti sfortuna indossare l’abito e che la ragazza che se lo metterà non diventerà mai una sposa nella vita reale.” Christian Dior et moi, Christian Dior
Fidélité è l’esempio perfetto dell’abito da sposa tipico del Dopoguerra. È realizzato in raso di seta avorio. La sua ampia gonna in tulle bianco plissettato forma uno strascico al di sopra del quale si erge un drappeggio in raso sul retro.
Una cliente sconosciuta posa sulla scalinata di 30 Avenue Montaigne con indosso Fidélité, per cui l’addetta alle vendite responsabile era Madame Jeanne Priot.
© Laziz Hamani ; © Mark Shaw/mptv ; © Guy Marineau ; © Maurice Jarnoux/Paris Match/Scoop ; © Association Willy Maywald/ADAGP, Paris 2022